sexta-feira, 11 de janeiro de 2013

"Um grande livro coral", diz Tiziano Tussi sobre Clarabóia na revista italiana Patria Indipendente

"Un testo postumo ritrovato per caso" (um texto póstumo encontrado por acaso) é o titulo da recensão aà edição italiana de Clarabóia, assinada por Tiziano Tussi na revista Patria Indipendente:
Un regalo da parte di Josè Sa­ramago. Un testo postumo voluto così da lui. Lo ricorda nella prefazione la sua compagna, ul­tima moglie, Pilar del Rio che diri­ge la Fondazione a lui intestata. Un libro ritrovato in un trasloco di una casa editrice portoghese.
Lo scrittore, premio Nobel per la Letteratura nel 1998, volle che fos­se pubblicato solo dopo la sua mor­te. Ed eccolo, in traduzione italiana per Feltrinelli, la casa editrice che ha traghettato le sue opere dall’Einau­di per un problema di compatibilità in quella sede, dovuto a parole poco lusinghiere di Saramago in un suo blog sul nostro ex primo ministro. Ma pare ora preistoria politica.
Il testo si presenta come un mosaico, una specie di alveare in cui si dibat­tono vite che s’intrecciano, in parte, molto, poco o pochissimo, comun­que tanto quanto basta ad un rap­porto di vicinato, di pianerottolo.
Il Lucernario è un palazzo di Lisbo­na alla metà del secolo scorso. Vi sono tutti i comportamenti e le relazioni umane in un luogo abitato da proletari, piccoli borghesi o piccolis­simi borghesi. Un’umanità composita e alle perse con la difficoltà di vivere, con i quotidiani problemi per raggiungere un livello di vita decente. Buona educa­zione, lavori che dovrebbero essere il passaporto per un livello di distinzione, o comunque vicino, di vita, ma che sono solo la rituale ripetizione di gesti e di attività marginali.

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